>Mamma mia!!!

>Leggo sull’Ansa di oggi alle 19.01: “Intanto Piazza Colonna, dove si affaccia Palazzo Chigi, è vuota, blindata dalla Polizia: non viene consentito a nessuno né sostare né attraversarla.” Ci stiamo avviando verso uno stato di polizia e comincio ad averne paura. Chissà cosa pensano di noi in Europa. Speriamo bene.

>Un accenno d’inverno

>Oggi a Sesto ci sono circa 7 gradi, il cielo è coperto tanto che non si vedono le montagne difronte a casa e c’è vento. Non piove più ma lo ha fatto ieri e stanotte. Direi che sono i primi sintomi dell’autunno e inverno in arrivo. Di bello c’è che il fogliame che comincia ad arrossire. Il sole tenta ancora timidamente di riapparire ma non credo che per oggi ce la farà.

>Una figuraccia

>Difronte ai problemi delle persone che lavorano in Alitalia e che si potrebbero trovare da un momento all’altro senza lavoro l’unica cosa che conta per chi ha provocato questo disastro è di non fare una “figuraccia” (La Repubblica).

>Cosa conta in un viaggio

>
Cristina è partita per il Sud Africa. Mi ha lasciato il suo programma di viaggio e, fra le altre cose, in uno dei suoi spostamenti prenderà il Blu Train per spostarsi da Pretoria a Cape Town. Sono andato a curiosare nei diversi siti delle località che visiterà e scorrendo quello del Blue Train sono rimasto sorpreso dalla foto (presa dal loro sito) che trovate qui a fianco. Anche quella è importante!

>In attesa della festa

>
A Sesto si svolge ogni anno una festa per il rientro dall’alpeggio delle mandrie di buoi. Quest’anno hanno deciso di fare le cose in grande e la festa si svolgerà nel corso di tre giorni invece che il solo sabato come era negli anni passati. Per l’occasione hanno anche cambiato il solito normale cartellone di annuncio con un altro molto più carino.

>Liti continue

>A leggere i giornali c’è sempre da arrabbiarsi per quello che succede nel mondo e nel nostro Paese e si vorrebbe che le cose andassero meglio. Considerato che siamo governati da persone in cui non ho la minima fiducia spererei di potermi consolare con le azioni del PD ma questo avviene solo raramente, anzi quasi mai. Io credo che i dirigenti del PD dovrebbero ispirarsi di più a princìpi come quelli enunciati da Eugenio Scalfari che su Repubblica di oggi tra l’altro dice: Un partito …. vive, dovrebbe vivere, nel Paese, sul territorio, elaborando programmi specifici e concreti all’interno di una visione complessiva del bene comune e delle regole che ne scandiscono il funzionamento.

>Coltrondo

>
Ieri siamo tornati alla malga Coltrondo. Il tempo non prometteva nulla di buono e siamo saliti in macchina. A parte un paio di “mancate collisioni” con le macchine che scendevano siamo arrivati senza problemi. Devo ammettere che il panorama era piuttosto grigio e non si vedevano nemmeno le montagne più vicine. Una passeggiata fino al rifugio Rinfreddo e poi, sotto una leggera pioggerellina siamo tornati a pranzo a Coltrondo. Ottima la cucina e molto cordiale la signora che gestisce il rifugio. Dopo qualche chiacchera abbiamo scoperto che abita a poche decine di metri da noi in via Laner a Sesto. Il collegamento è scattato grazie alla presenza di Leo. Sorprendente.

>Da Dobbiaco a San Candido

>
Il programma di oggi era di visitare il “Grand Hotel” di Dobbiaco e in particolare la sede del Parco Naturale. Dietro il museo si apre il parco ed è veramente interessante visitarlo. Appena usciti dall’edificio si uncontrano una serie di sculture lignee rappresentanti un re, la felicità, l’allegria e così via. Il sentiero prosegue verso una serie di costruzioni che illustrano (molto bene) la vita e le attività che si svolgono in un bosco. Quasi senza pensare abbiamo cominciato a seguire un sentiero (il 28A) e dopo una bella camminata siamo arrivati alle sorgenti della Drava. Fa impressione pensare che un pezzetto di legno gettato qui potrebbe arrivare nel Mar Nero. Si potrebbe far navigare da qui un messaggio di pace per le popolazioni appena uscite (?) dalla guerra. A questo punto tornare indietro o proseguire. Ai voti si prosegue e siamo arrivati stanchi ma felici a San Candido per un pranzo tardivo. In treno a riprendere la macchina.

>Un cartello (quasi) in disuso

>
Ieri siamo andati a Lienz (si, lo ammetto, in macchina) e al ritorno, dopo le usuali spesette, ci siamo fermati a prendere un gelato lungo la pista ciclabile. Per arrivare al posto di ristoro si attraversa la ferrovia che collega San Candido a Lienz e non c’è passaggio a livello: solo le indicazioni luminose e un cartello che avverte dei binari. Non so se anche in Italia si usa ancora quel cartello dal sapore antico con il disegno di una locomotiva a vapore ma l’ho trovato molto bello.

>Val Campo di dentro

>
Oggi, approfittando del fatto che si può salire al parcheggio alto della Val Campo di Dentro senza limiti (il divieto di entrare dopo le 11 è stato rimosso), abbiamo fatto una bella passeggiata salendo attraverso il bosco e ci siamo fermati poco oltre il rifugio per mangiare un panino e leggere i giornali nella quiete della vallata. Al ritorno non abbiamo resistito al fascino del Kaiserschmarren e di un bicchiere di skiwasser presi al rifugio Tre Scarperi. E’ stata una giornata caldissima e Leo ha sofferto parecchio sopratutto al ritorno.