L’uomo dei fritti

p022_1_01Nel giardino è stata installata una piccola tenda azzurra a righe bianche, ampia, piena di pentole fumanti d’olio bollente, cestini di verdure, pesce, polpette e due grandi vasche di pastella bianca. L’uomo, assistito da una giovane, sembra in controllo, il cappello è piccolo, bianco e spicca su un viso accigliato. Forse si sta preparando all’assalto degli invitati che già guardano, spiano e, surrettiziamente, si avvicinano per ricevere il primo piatto di fritto.
Lo sguardo è perso, fisso su un punto lontano invisibile a tutti tranne che a lui…..

Il telefono squilla, è notte, chi può essere? Una voce con forte accento americano chiede: “Hullo, is l’uomo dei fritti speaking?” Lui farfuglia qualcosa, vorrebbe capire ma il sonno lo avvolge ancora. “La vorremmo per la festa che facciamo, a Hollywood, in onore degli attori italiani che concorrono all’Oscar, ci saranno circa mille invitati, se la sente?” Ora l’uomo è improvvisamente sveglio, non può quasi credere alle sue orecchie, sa di essere già conosciuto in Italia ma non riesce a credere che la sua fama possa essere arrivata così lontano. Accetta senza esitazioni e, in poco più di quarantottore si è sistemato nell’albergo dove si terrà il ricevimento. Dieci assistenti, le vasche di olio bollente sono allineate dietro la piscina, all’ultimo piano dell’albergo, di fronte una immensa vetrata in cui l’acqua sembra sparire e sullo fondo la famosa scritta “Hollywood”. Ai lati dei trionfi di calamari, gamberi, seppie, frutta, verdura e cubetti di crema. Arrivano i primi ospiti, si comincia! Ma ecco che un maledetto ciccione prende la rincorsa, si lancia in piscina, alza una valanga d’acqua e inonda completamente la friggitoria in un tripudio di olio bollente che schizza dappertutto. E’ la fine! L’uomo dei fritti si allontana fradicio e sconsolato.

Ed eccolo qui, in questo bel giardino, dove l’amica di una amica gli ha chiesto di venire. Si è ricordata di lui, l’uomo dei fritti, e gli ha chiesto di venire a prepararli per i suoi amici. Il primo ospite si avvicina, un lungacchione che ha certamente già mangiato troppo, e chiede le solite cose. Le solite banalità. Ma almeno è gentile e dopo i primi assaggi si fa in quattro per complimentarsi, trova tutto squisito e invita tutti gli altri ad avvicinarsi e gustare quelle magnificenze. Beh, non sarà Hollywood ma, almeno sono gentili. Ricomincerà da qui.

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