Incontri

p021_1_00L’auto arriva silenziosa, si ferma, la donna scende. Sotto, sull’autostrada, le altre auto corrono veloci, indifferenti. Alle spalle l’ospedale con il suo carico di dolore. La donna si avvicina alla rete di protezione e guarda intensamente dall’altra parte dove poche palazzine di uffici hanno già quasi tutte le persiane abbassate. Dietro il cielo è intensamente nero a causa del temporale appena allontanatosi. C’è qualcosa che la donna attende ma non accade. Accende una sigaretta. Cammina nervosamente. Risale in macchina e si allontana. Passa un quarto d’ora ed eccola di nuovo, i vetri appannati dall’umidità. Scende avvolgendosi in uno scialle rosso con lunghe frange multicolori ma l’espressione è sempre più intensa, tesa. E i movimenti si ripetono….

….. Siamo finalmente arrivate Gea ed io su questa piccola spiaggia circondata da alte rocce rosse. Il tempo di stenderci al sole e una musica leggera sembra arrivare dall’acqua. Una piccola colorata imbarcazione porta agli assetati bagnanti gelati e bevande fresche. L’uomo a bordo è bello e resto senza fiato. Canta seguendo il ritmo della musica. Se esiste amore a prima vista questo certo lo è. Il desiderio di gelato si fa improvviso e mi avvicino alla barca. Ed è strano, non sembra un pescatore, ha le mani molto sottili, molto curate. Due chiacchere e l’impegno di vedersi stasera al porto. Che sfacciata! A sera il mistero è svelato, lui è un chirurgo. Da bambino i nonni abitavano qui e lui è sempre stato amico dei pescatori, ama il mare e qualche volta si diverte a portare la barchetta di un amico lungo la costa vendendo i gelati. E’ sposato con un matrimonio forse finito ….

Nella stanza dell’unica finestra illuminata si intravedono una scrivania, uno schermo, una tastiera e un telefono. Sembra che non ci sia nessuno ma ecco che una mano si avvicina al telefono, una lunga e sottile mano d’uomo, un solo tasto viene premuto e, in pochi secondi, una musica esce dalla tasca della donna che cambia aspetto, si rilassa e risponde brevemente. Il volto si illumina e sorride. Getta la sigaretta. E’ già in macchina e si allontana rapidamente. La luce dello studio si spegne e pochi minuti dopo si illumina il portone della palazzina, la macchina arriva, l’uomo sale, un bacio.

Restano solo le luci rosse che si allontanano.
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