Leo ci aspetta fuori del bar mentre facciamo colazione ma, oggi, esco con il mio caffelatte in mano per tenergli compagnia e due bimbe di cinque o sei anni si avvicinano. La più grande, senza la minima esitazione, comincia a carezzare Leo che, naturalmente, se la gode. Ma la bimba smette quasi subito e Leo alza la zampa per protestare che ne vuole ancora di carezze. Io invito la bimba a continuare e l’altra, forse la sorella più piccola, mi dice: “Ma allora tu li capisci gli animali ……
“…… veramente non tanto! Quando per qualche misteriosa ragione non saliamo su quella magnifica cuccia a quattro ruote vorrei almeno avere la libertà di annusare in pace tutto quello che voglio! E invece no! Tanto per fare un esempio oggi, tra le foglie appassite dei platani, mi è arrivato il delizioso odorino di un vecchio osso, forse un pò muffo, e naturalmente ho allungato il collo per acchiapparlo ma qualcosa mi ha fermato, ho tirato invano, niente osso. E poi non avevo nemmeno tanta voglia di camminare che la mattina mi fanno male tutte le giunture e mai che mi dessero una aspirina come la prendono loro che sono poi così scattanti. E che dire della pipì di quella deliziosa cagnetta che avevamo incontrato ieri e che mi era così piaciuta. Meno male che almeno la sera a casa trovo quella saporitissima zuppa di pollo e riso che mi piace tanto ….”
….. “Basta volergli bene agli animali, loro lo sentono e si fanno capire!”
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