Il passo dell’impiegato

p010_1_01Mani C., codice personale 5802, è un impiegato. Sin dall’inizio tutto è stato fatto per dargli il massimo di libertà, il massimo di sensazione di indipendenza ma, al fondo, è sempre un impiegato e, per questo, sogna.

In Aprile il sole riscalda le prime giornate di primavera e l’impiegato non esce, emerge! Il vestito è ancora classico e forse leggermente pesante per il primo sole di primavera ma il passo, dopo il rapido spuntino nel bar di quartiere, il passo è inconfondibile. Il piede avanza lento e appena sollevato dal suolo con un leggero movimento verso l’esterno, cade sornione sul marciapiede e l’altro si solleva con lo stesso andamento, un metro dopo l’altro si sente la sempre maggior resistenza a tornare in ufficio, dietro la scrivania, ovunque al chiuso. La mente divaga, il chiacchiericcio con i colleghi e le colleghe è rilassato, quasi ad assaporare le ferie ancora lontane……

….sogno di vacanze, gioia, tranquillità’ silenzio, amici, amore……. Ed ecco la porta dell’ufficio i controlli di sicurezza (ma cosa potrò mai portare con me se ho solo la tuta da bicicletta addosso……che strano Mani C. sente la cravatta improvvisamente stringersi al collo…). Ed ecco che le scale si trasformano, le rampe diventano i tornanti del Passo Sella, i tifosi (forse sono solo colleghi che ti guardano un po’ straniti…..) gridano “Forza Mani, fagli vedere chi sei, Viva Mani, la tua bicicletta Talla vola verso il traguardo della montagna…. beh insomma sei arrivato alla tua scrivania e tutto torna …. normale.
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