Raccolta 1950

p008_1_01Arriviamo la sera, poco prima dell’ora di cena e, dai valligiani vicini, ci siamo procurati del formaggio di malga e del pane ma manca il vino. Non si può festeggiare il nostro arrivo e primo giorno di vacanza senza una buona bottiglia di vino! Il nostro amico e anfitrione dice di non preoccuparsi perché la cantina della casa è sempre stata ben fornita e non ci saranno problemi. La casa in realtà si rivela quasi un castello con tanto di pinnacoli e guglie ma la fame ci spinge verso cose più materiali e tutti insieme scendiamo in cantina. Beh, se pensate ad una piccola cantina con poche bottiglie siete fuori strada. Qui sono raccolte bottiglie da decenni e il loro numero è incalcolabile. I più prudenti di noi cercano tra le bottiglie più recenti ma in un angolo lontano c’è uno scaffale completamente coperto di ragnatele. In alto si intravede la data, raccolta 1950. È cosi affascinante che decidiamo di prenderne un paio. “Saranno imbevibili” dice il nostro amico che prudentemente ne prende altre due di un bel rosso di un paio d’anni fa.

Ora le bottiglie con il tappo coperto di muffa sono al centro della tavola. Hanno più’ di 50 anni!

Sembra un sacrilegio ma apriamo la prima. Delusione, è vuota! Nel buio della cantina e presi dall’entusiasmo non ce ne siamo accorti. Si vede che il tappo non ha tenuto e negli anni il vino è evaporato. Pazienza. La seconda si rivela più’ promettente, è piena per tre quarti. La apriamo come una reliquia e, dopo aver pulito il bordo, versiamo il liquido con estrema cautela per non far cadere nei bicchieri il residuo di fondo. Dall’etichetta scolorita si capisce che era un vino rosso ma ora è di un denso color giallo.

Nettare degli dei! Crediamo improvvisamente di capire con cosa dovevano brindare gli dei della mitologia. Ci guardiamo stupiti quasi non credendo alle nostre papille gustative.

Ognuno di noi beve lentamente quello che rimane nel bicchiere. Il pane e il formaggio sembrano dimenticati fino a quando ….. fino a quando la fame ci richiama al mondo e mangiando apriamo le altre bottiglie, ottimo vino, squisito, accompagna perfettamente il pasto ma il ricordo di quel nettare rimarrà per sempre indimenticabile.
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