Stamattina le montagne intorno a Sesto erano invisibili dietro le nuvole. La temperatura intorno ai 9 gradi. Luglio! Ora le nuvole si sono un pò alzate e la Croda Rossa è piena di neve!
Ultimi minuti
Stamattina ero davanti allo spazio ormai quasi vuoto dove era l’Hotel Post di Sesto e, contemplando la distruzione, ho fotografato il grande albero che dava ombra al giardino. Non potevo sapere che le sue ore erano contate! Al ritorno, dopo pranzo, lo spazio è completamente vuoto. Non voglio sapere come lo hanno abbattuto. Ciao albero!
Sole!
Che spreco!
Ieri, alla festa di San Candido abbiamo pranzato al padiglione organizzato dagli ex-alpini e uno di loro si è avvicinato e senza esitare mi ha chiesto: “Artiglieria da montagna?” Alla mia risposta: “No, artiglieria da campagna!”, ha esclamato seccato: “Che spreco!” Se avesse saputo che la mia specializzazione era “centralinista” chissà cosa avrebbe detto.
Aperitivo
Shopping
Sto leggendo il libro di Paul Auster “Hand to mouth” edito da Picador USA e ho trovato questa definizione di shopping bellissima (a pagina 6): “… she cultivated shopping as a means of self-expression, at times raising it to the level of an art form. To enter a store was to engage in an alchemical process that imbued the cash register with magical, transformative properties. Inexpressible desires, intangible needs, and unarticulated longings all passed through the money box and came out as real things, palpable objects you could hold in your hand.”
Sono sicuro che ognuno di noi si comporta un pò (o molto) così. O no?
Qualche volta qui il cielo si incendia
Il Post di Sesto sta sparendo
Hugo
Il castello di Brunico
Il castello di Brunico è stato di recente inaugurato dopo il restauro voluto da Messner per realizzare il suo ultimo museo della montagna. Restauro molto ben fatto. In particolare la torre offre una vista spettacolare di Brunico e la cima si raggiunge salendo una bellissima scala in legno. Da non mancare il bar, non tanto per quello che ha da offrire quanto per la sala che lo ospita. Come si diceva una volta andare a vistare il castello “vale il detour”.