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Questo inizio di estate ha quasi il sapore dell’autunno. Il sole si alterna a delle piogge torrenziali e si vede la gente uscire al primo sole e guardarsi intorno meravigliata dalla bellezza dei panorami. Ma anche la pioggia ha il suo fascino e guardarla da casa ha un fascino tutto particolare. Il mondo è bello quassù.
>E’ tornata la “ciriola“. Si tratta del pane tradizionale romano che era sparito dal mercato a causa del prezzo imposto in quanto parte del vecchio “paniere” per il calcolo del costo della vita. Da ieri è di nuovo nelle panetterie e mi riempie il cuore di ricordi. Da ragazzo (tanti anni fa!) era il tradizionale panino riempito di mortadella, frittata o formaggio per un pranzo all’aperto o al mare. Pieno di mollica (al contrario della “rosetta” – michetta al nord – che all’interno è vuota) era una base nutriente per qualsiasi ripieno! E, chissà perché, anche il suo profuno era diverso.
>Un bel libro (anche molto interessante)
>Ho appena finito di leggere “Guernsey Literary and Potato Peel Pie Society” di Mary Ann Shaffer e Annie Barrows. Racconta, in modo molto originale, del periodo di occupazione dell’isola di Guernsey da parte dei tedeschi durante la seconda guerra mondiale. La società letteraria nasce per proteggere i suoi membri dagli occupanti che, sull’isola, rispettavano le iniziative culturali. E’ anche una storia d’amore, sulla società di allora, etc. Molto bello.
>Dal 1840 a oggi
>Ho appena finito di leggere “La pubblicità” di Annamaria Testa nella 3° Edizione del 2007. Il libro è veramente interessante e merita certamente di essere letto per meglio capire il mondo che ci circonda. In particolare nell’ultimo capitolo viene citato Alexis de Tocqueville per il volume II de “La Democrazia in America”. E’ impressionante come un testo del 1840 si possa applicare così bene ai giorni nostri in Italia. Se vi va di leggerlo, eccolo qua:
[…]
It would seem that if despotism were to be established among the democratic nations of our days, it might assume a different character; it would be more extensive and more mild; it would degrade men without tormenting them.
[…]
The first thing that strikes the observation is an innumerable multitude of men, all equal and alike, incessantly endeavoring to procure the petty and paltry pleasures with which they glut their lives. Each of them, living apart, is as a stranger to the fate of all the rest; his children and his private friends constitute to him the whole of mankind. As for the rest of his fellow citizens, he is close to them, but he does not see them; he touches them, but he does not feel them; he exists only in himself and for himself alone; and if his kindred still remain to him, he may be said at any rate to have lost his country.
Above this race of men stands an immense and tutelary power, which takes upon itself alone to secure their gratifications and to watch over their fate. That power is absolute, minute, regular, provident, and mild. It would be like the authority of a parent if, like that authority, its object was to prepare men for manhood; but it seeks, on the contrary, to keep them in perpetual childhood: it is well content that the people should rejoice, provided they think of nothing but rejoicing. For their happiness such a government willingly labors, but it chooses to be the sole agent and the only arbiter of that happiness; it provides for their security, foresees and supplies their necessities, facilitates their pleasures, manages their principal concerns, directs their industry, regulates the descent of property, and subdivides their inheritances: what remains, but to spare them all the care of thinking and all the trouble of living?
Thus it every day renders the exercise of the free agency of man less useful and less frequent; it circumscribes the will within a narrower range and gradually robs a man of all the uses of himself.
[…]
L’inglese è forse un pò arcaico ma il senso a me sembra chiarissimo.
>L’arte di arrangiarsi
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La frenesia di potare gli alberi sta colpendo un pò tutta Roma e molte strade quest’estate saranno più calde e assolate del solito. I tronchi tagliati spuntano un pò dappertutto ma c’è chi non si rassegna e cerca di arrangiarsi come può. Non farà la stessa ombra ma almeno un po di verde per gli occhi c’è.
>Forse ci siamo
>Una lettura veramente interessante
>Qualche giorno fa mi è stato dato un libro: L’origine dell’Universo di Arno Penzias. Da non mancare se vi interessa la materia e se vi irritano gli sproloqui che si sentono a proposito di evoluzionismo e creazionismo (avete notato che appena G.W.Bush se ne è andato i creazionisti sono spariti?).
Arno Penzias è Nobel per la fisica ma il suo libro può essere letto veramente da chiunque, non vi appare nemmeno una formula ed è chiarissimo. Oltre ai risultati scentifici che ha ottenuto e che gli sono valsi il Nobel Penzias ripercorre anche la sua storia personale e questo è certamente un di più. Ripeto, da non mancare
>Una boccata di ossigeno
>Ieri abbiamo comprato l’Internazionale, periodico settimanale. La rivista fa un panorama della stampa internazionale e, quasi improvvisamente, si scopre che esiste un mondo al di là delle piccole e squallide polemiche di casa nostra. Cose che in Italia non vengono quasi mai riportate dai giornali, figuriamoci dalla televisione. Anche nel mondo non tutte le notizie sono belle, anzi, ma si riesce ad avere una visione molto più serena e nella giusta prospettiva, senza l’accanimento del tipo ….lui ha detto questo …. allora io dico che …. etc. A quando anche da noi il superamento della polemica continua? Temo mai, spero abbastanza presto da vederla.
>Non propriamente bel tempo
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Ci sono degli amici a Sesto ma, devo ammetterlo, non li invidio. Ho dato un’occhiata alle webcam e una immagine in particolare mi ha colpito. La webcam da cui ho preso l’immagine si trova sulla provinciale dopo Dobbiaco verso San Candido. Sembra proprio una brutta giornata. Speriamo che migliori nei prossimi giorni.
>In cerca di allegria
>Mamma mia da quanto tempo non scrivo! Ieri, per qualche strano motivo ha cominciato a ronzarmi in testa una vecchia filastrocca: La vispa Teresa….avea tra l’erbetta …. a volo sorpresa….gentil farfalletta…. Ma oltre questi primi versi non riuscivo ad andare così ho cercato e ho subito trovato la filastrocca completa qui. Poche righe sotto, su Google, ho anche trovato come, secondo Trilussa, è andata a finire la storia della suddetta Teresa. L’ho trovata esilarante ed eccola qui. Chissà se è vero. Comunque l’accoppiata mi ha ridato allegria.